WALTER SOMA’

Walter Somà è un artista presente nella scena italiana ed europea dagli anni 90.
Autore di canzoni, musiche e testi, produttore, arrangiatore, i suoi progetti musicali sono sempre trasversali e non catalogabili in un unico genere.
Finisce sotto i riflettori come coautore di EDDA, per il suo nuovo percorso solista dopo aver lasciato i Ritmo Tribale, scrivendo insieme i primi tre dischi di questo nuovo percorso.
Il secondo disco solista, “Odio i vivi”, sempre scritto a 4 mani con Edda, arriva finalista come mifglior disco solista al premio Tenco e Vince il PIMI (Premio promosso dal Meeting delle Etichette Indipendenti) come “miglior solista”.
Altro progetto di cui Somà è produttore (assieme a Fabio Capalbo) e autore è “IlVocifero”, disco apprezzatissimo dalla critica e dagli ascoltatori.

Somà spazia tra sonorità urban ed elettroniche alla musica ambient, dalla canzone d’autore alle sperimentazioni rumoristiche.
La sua creatività coinvolge tanti nomi della musica italiana e non.
Tracce del suo percorso si ritrovano in collaborazioni/contaminazioni, con Teatro degli Orrori, Egokid, Ave Quasàr, Jack la Furia, Paola “Dilaila” Colombo, Dorina Leka, Cedeux, Manitoba, Oneila, Alessandro Sandrini, Marina Rei ecc.

Dopo aver attraversato la musica partendo dal palco come musicista punk/new wave, passando alla forma autoriale e poi produttiva, ora dice di se:
“In questa fase della mia vita preferisco un approccio alla musica più intimo nel senso di solitudine e indipendenza. Preferisco non lavorare direttamente con le persone ma stare in connessione remota. Preferisco così perché penso possa essere più funzionale ai miei equilibri creativi. Quello che scrivo e produco è sempre molto legato a quello che mi accade e a ciò che incontro. Preferisco così. Uso il digitale, l’analogico, frammenti di registrazioni perdute e scarti. Mi piace mescolare ciò che è freddo con ciò che è caldo, disordine con la quantizzazione più rigida.
I corpi, in questo momento della mia vita, sono un ostacolo alla creatività. Cerco quindi sopratutto di lavorare con l’essenza delle persone con cui collaboro. Lo trovo un modo sottile per far emergere il talento. Per il resto, oltre alla musica, passo le giornate immerso in flussi di persone”.

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